Avete mai sentito parlare di una delle collezioni più inusuali al mondo?

Negli anni ‘80, ci fu un’altra scatolina del genere a simboleggiare un altro cuore infranto. Essa conteneva un cavallino di vetro costruito dalle mani abili dei più grandi maestri di arte vetraria provenienti da Murano, Venezia, conosciuta come la città degli innamorati. Era il regalo del marito la cui promessa che non “avrebbe mai smesso di amarla”, svanì dopo 20 anni. L’amore se ne andò come il vento che, però, non era capace di spazzare via il cavallino di vetro carico di ricordi, custodito con cura nella scatolina insieme alla fede nuziale…

Vi è rimasto ben poco anche di un altro grande amore, questa volta proveniente da Sarajevo. Soltanto una targa della prima automobile di lui - una piccola polo gialla. Fu proprio nell’anno quando il suo proprietario la acquistò che l’innamoramento si trasformò in una relazione seria. In giro con la loro polo, la coppia viveva con piacere ogni giorno del loro amore, viaggiava al mare, in montagna, andava in gita e quando la polo finì nel fiume Miljacka, finì pure l’amore. A testimoniare il ricordo di questo amore oggi non resta altro che la vecchia targa e un altro cuore infranto…

Un unico posto con storie diverse senza lieto fine

Tutti questi cuori infranti, e molti altri ancora, trovarono il loro posto proprio a Zagabria, nel centro storico della città, nelle vie della Città alta, precisamente nel palazzo barocco Kulmer. In questo palazzo sono custoditi tutti i ricordi che restano dietro ad amori non corrisposti, relazioni dolorose, tradimenti e divorzi. Oggetti, vestiti, abbigliamento intimo, calzature, teiere, accette, gioielli, manette, telefoni cellulari, peluche di orsetti, specchi, fotografie, chiavi, tazzine, lettere, messaggi, versi e canzoni che ricordano i tempi passati, sono solo alcuni dei numerosissimi oggetti esposti sulle mensole e sulle pareti di questo museo unico al mondo - il Museo delle relazioni interrotte. Le sue storie tristi vi portano in un viaggio emotivo di vite distrutte.

La peculiarità di una delle maggiori attrazioni di Zagabria consiste nel fatto che gli oggetti in mostra sono stati donati, in modo anonimo, da coppie deluse provenienti da tutte le parti del mondo. Ognuno dei circa cento oggetti che fanno parte dell’esposizione permanente è originale e unico, alcuni di essi sono anche bizzarri e spiritosi e le persone, donandole, si sono liberate del loro passato, della sofferenza e della rabbia che nasce dopo la fine di un amore. Ogni oggetto narra la propria storia, toccante, intima ed è difficile che lasci chiunque indifferente.

Lo scrigno del patrimonio emotivo

In relazione al loro tema, gli oggetti esposti sono sistemati in otto sale. Ci sono sale dedicate a divorzi e a matrimoni falliti; in esse trovano posto gli abiti da sposa donati, le fedi nuziali e gli album di matrimonio. Una delle sale più grandi è dedicata a lettere; tra di esse spicca la lettera di un tredicenne che si innamorò di una ragazza, in una Sarajevo afflitta dalla guerra, mentre aspettavano che il loro convoglio venisse lasciato passare. Un posto speciale è dedicato alle storie d’amore più tristi che finirono con la morte della persona amata. La visita del museo finisce con la visita della sala che contiene gli oggetti casalinghi dove, dopo aver visto molti oggetti commoventi, potrete vedere degli oggetti completamente diversi, spiritosi e dove sono narrate storie che vi faranno anche sorridere. Forse a farvi sorridere sarà proprio l’accetta usata da una fanciulla ferita nell’orgoglio per fare a pezzi i mobili del suo compagno oppure una gamba artificiale reduce da una storia di guerra, la scelta è vasta e a voi non resta altro che continuare nella scoperta di questa interessante esposizione e delle sue storie di amori infelici. Forse vi riconoscerete proprio in una di esse.